domenica 24 maggio 2009

Ferisco il mio corpo per curare le ferite del cuore

Bruciarsi con una sigaretta. Tagliarsi con forbici o lamette. Strapparsi i capelli. Gli esperti lo chiamano autolesionismo o self-injury che significa farsi del male in modo volontario e ripetitivo. In Italia il fenomeno è sempre più diffuso tra le ragazze.
Chi si ferisce non lo fa con l'intento di uccidersi ma con quello di aiutarsi.
Durante l'adolescenza il corpo cambia e diventa un biglietto da visita per le nuove relazioni sociali d'amicizia e d'amore, allora irrazionalmente può nascere il desiderio di manifestare il disagio che si prova contro il proprio corpo. Questo vale soprattutto per le ragazze.
Le ferite autoinflitte diventano quasi una valvola di sfogo attraverso la quale manifestare la sensazione di estraneità dal proprio corpo.
Il disagio che porta a farci del male può avere cause esterne al proprio corpo: la difficoltà a confrontarsi con una società che sembra volerci tenere sempre sotto pressione scatenando in noi immotivati sensi di colpa. O ancora l'impotenza di fronte a situazioni che ci impongono una profonda sofferenza.
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Serena & Valentina

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